“Non ne posso più di stare in piedi”
“Il corpetto mi sta soffocando”
“Tra un po’ le forcine mi si pianteranno nel cervello”
“Sono dieci anni che portiamo il lutto, quando finirà questa storia?”
“Vorrei solo tornare in collegio”
“Non ho più voglia di occuparmi di queste due”
“Sarò orribile in questa foto”
“Ma quando finisce?”
“Per fortuna dopo potrò fare una passeggiata con Giovanni”
“Che strazio. Quanto ci vorrà a scattare?”
“Spero per lui che ne valga la pena”
“Io li detesto i fotografi”
Non dicono, le tre sorelle, ma si concedono di pensare.
E i loro pensieri sono più rumorosi che mai.